Cripta della Cattedrale, Avellino
18 dic 2021-15 gen 2022
Dentro il presepe, condensa, in una sintesi efficace e suggestiva, il linguaggio dell’arte, la tradizione popolare e l’anelito religioso. La mostra, infatti, propone al visitatore ampie possibilità di riflessioni, grazie a una serie di elementi artistici, che da un lato, come sottolinea la prefazione del Pontefice, c’è l’espressione artistica che dialoga con i dogmi della fede, per rappresentare all’umanità il Signore Gesù, Uomo e Dio nello stesso tempo.
Dall’altro, c’è l’importanza di una ritualità tradizionale nel suo allestimento, dalle origini secolari, come ricorda mons. Aiello che, insieme al Papa, riporta la memoria alla sua prima realizzazione con san Francesco d’Assisi a Greccio. Nella sua analisi complessiva, la visione si rivela affascinante per la riscoperta del valore della creatività, tipica di ogni espressione presepiale che, sfarzosa o essenziale, riassume l’amore del particolare nella realizzazione di statuine e allestimento, e amore universale, per il significato di fratellanza e di liberazione dal peccato sotteso con la nascita di Gesù.
La preziosità delle opere e i suoi aspetti contenutistici, resi ancora più intensi dalla bellezza delle immagini, invitano a una ricerca estetica sempre attenta a cogliere gli aspetti più reconditi della sensibilità, con un viaggio spirituale e artistico nella genesi e nell’evoluzione di questa tradizione, che mantiene unite famiglie e comunità.
A cura di
Gennaro Miccio, Maria Cristina Lenzi
Promosso da
Comune di Avellino; Comune di Fontanarosa, AV; IPSEOA, Avellino;
CGIL, Avellino; De Matteis Agroalimentare; Geoconsultlab