La pubblicazione è una raccolta di vere e proprie opere d’arte, perle rare di scrittura in cui la parola veicola ciò che il cuore avverte nel suo profondo. Nelle liriche si intuisce tutto il vissuto del poeta palestinese, uno dei più rappresentatitivi della letteratura del mondo arabo; la lontananza dalla sua terra natia, il carcere, la sua permanenza nell’OLP di Arafat: tutte esperienze che hanno plasmato l’animo dell’artista e che riecheggiano, forti, in ogni componimento.
Le poesie di Darwish sono essenziali, a volte persino crude, ma sono la testimonianza di un mondo contadino legato ai valori primordiali, e in cui su tutto domina incontrastata la religione, unica strada ed unica verità che diviene ragione di vita per ogni musulmano.
È così che ogni dolore, ogni ferita che si apre nell’animo di un arabo diviene una molla che spinge alla reazione, che consente all’individuo di rialzare, con orgoglio, la sua testa e proseguire nella sua battaglia per la liberazione; è ciò che diviene per l’artista “lampada ad olio”, veicolo di luce e di speranza.
Con la pubblicazione di questa raccolta di poesie si chiude il lungo ritardo dell’editoria italiana nei confronti della letteratura araba e si regala ai lettori della nostra penisola un’opera di indubbio valore culturale.
La mia ferita è lampada ad olio
Poesie
Mahmud Darwish
124 pagine;
brossura con sovraccoperta, formato 12 × 19,5 cm,
2006
ISBN 978-88-86218-87-0
Euro 7,00