Vivere in situazioni estreme, in cui il bene e il male spesso si scontrano, in cui la libertà di pensiero e di espressione sono un lontano miraggio.
Vivere in un paese in cui domina il regime assolutista di un noto dittatore, in cui o ti allinei ai suoi dictat o sei considerato un nemico.
Queste sono le premesse da cui muove la produzione artistica del poeta iracheno, costretto all’esilio a Londra proprio a causa delle sue posizioni contrarie al regime di Saddam Hussein.
Le liriche sono inni alla vita e alla libertà, scritte in un linguaggio semplice ed immediato, libero da ogni orpello e da ogni forma sintattica artefatta.
Yousef, attraverso le sue poesie, ha contribuito a diffondere il pensiero secondo cui la rivoluzione non deve essere soltanto una questione politica, ma anche culturale, e che la letteratura non può essere indifferente alla politica.
In ogni suo scritto si intuisce il legame diretto con la realtà, col luogo, l’ambiente e il mondo che lo circonda, e si riesce a capire quanto il poeta sia sensibile anche ai problemi degli altri. Ne scaturiscono dei veri e propri capolavori letterari dettati dal forte sentire dell’autore per le cose, la natura e le persone.
I giardini dell’oblio
Poesie
Saadi Yousef
156 pagine;
brossura con sovraccoperta, formato 12 × 19,5 cm,
2004
ISBN 978-88-86218-72-6
Euro 6,00