L’Irpinia è terra ricca di eccellenze.
Quelle culturali annoverano personaggi di elevato spessore, portatori di ideologie e pensieri che hanno lasciato il segno nel periodo storico che hanno attraversato, e che sono divenuti un esempio per tutte le generazioni che si sono succedute.
Uno tra i più rappresentativi e di maggior valore di cui l’Irpinia vanta i natali è senz’altro Guido Dorso, fondatore del settimanale Corriere dell’Irpinia.
In questo testo, secondo volume della collana “Il borgo dei filosofi”, sono raccolti tutti gli articoli da lui scritti e pubblicati nel periodo tra il 1923 e il 1925, l’arco temporale in cui Dorso diresse il Corriere dell’Irpinia.
Attraverso la lettura dei suoi elaborati è possibile cogliere l’insofferenza crescente dell’Irpino per la sua terra che, in un conflittuale rapporto di amore-odio, rappresentò l’humus su cui crebbe e si sviluppò il pensiero del giovane intellettuale.
Lasciandosi guidare dalle sue parole, è possibile attraversare il suo pensiero e la sua idea relativa a come il giornalismo dovrebbe essere e come dovrebbe guidare le persone alla scoperta della verità, liberi da preconcetti e da ideologie preconfezionate.
Guido Dorso
Tutti gli scritti dal “Corriere dell’Irpinia” 1923-1925
a cura di Francesco Saverio Festa e Maria Giovanna Silvestri
528 pagine;
brossura, formato 12 × 19,5 cm
2010
ISBN 978-88-95742-18-2
Euro 25,00