L’ingresso nel 2004 dell’Ungheria nell’Unione Europea rappresenta, per le diverse nazioni, sia un’importante occasione per instaurare rapporti di scambio economico, sia la possibilità di incrementare quelli di natura culturale.
Tale evento diviene, in particolar modo per l’Italia, un’opportunità per cementare gli antichi legami creatisi nel lontano XIII secolo quando Maria d’Ungheria, sposa di Carlo d’Angiò, lasciò segni tangibili della sua presenza non solo nel capoluogo campano, ma anche in quello irpino.
In tale prospettiva la Provincia di Avellino e l’Associazione Culturale Ungherese della Campania “Maria d’Ungheria Regina di Napoli” hanno sottoscritto un protocollo di collaborazione teso a sviluppare le relazioni tra l’Italia e l’Ungheria e a diffondere le rispettive culture. L’iniziativa si è concretizzata in occasione della mostra, realizzata all’interno dell’ex Carcere Borbonico di Avellino, dal titolo “Vedute del Danubio”: si tratta dell’esposizione di una serie di quadri del XIX secolo raffiguranti i molteplici scenari che si susseguono lungo le rive del Danubio e che mostrano, con intensità e semplicità, i luoghi che furono.
Il volume è la raccolta di alcune delle più belle opere esposte nella mostra, che comprende diverse litografie di artisti del XIX secolo.
Vedute del Danubio
Artisti dell’Ottocento
48 pagine, 15 illustrazioni in nero;
brossura, formato 20,5 × 20,5 cm,
2005
ISBN 978-88-86218-75-7
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